Phygital Marketing

 

Phygital Marketing: 2021 nuovo approccio ai mercati.

Come stanno cambiando i mercati mondiali e cosa ci riserva la digital transformation del prossimo futuro? Vediamo insieme le caratteristiche di quella strategia che sembra essere la nuova frontiera del 2021: il Phygital Marketing.

In questo articolo troverai informazioni e spunti per sopravvivere nel mercato digitale,  comprendere quelle che sono le tendenze del momento o trends e qualche informazione di base.

Il Phygital Markerting è una strategia di marketing basata essenzialmente su tools digitali che interagiscono sinergicamente con il consumatore attraverso tutti i possibili canali della comunicazione. In modo più tecnico si tratta di un acronimo che deriva dalla fusione di due concetti: physical cioè tutto ciò che riguarda il mondo fisico o offline e digital tutto ciò che riguarda il mondo digitale o online. In un primo approccio all’argomento si potrebbe commettere l’errore di confondere due concetti ormai molto diffusi Phygital Marketing e Omnichannel o omnicanalità. Chiariamo subito questa differenza: il phygital marketing è una strategia di marketing, l’omnicanalità è uno strumento di attuazione o modalità di cui si avvale il phygital marketing.

Per comprendere l’evoluzione di questa strategia di marketing dovremmo partire dal 2014, quando un imprenditore americano per attirare l’attenzione dei propri consumatori decise di acquistare dei robot per il proprio store e delegare a questi nuovi assistenti il compito di accompagnare i visitatori. In questo ricordo è evidente il concetto intrinseco su cui si fonda la nuova frontiera del marketing: il mondo digitale e il mondo fisico iniziano a convivere.

Da qui la storia ha inizio e nel tempo si declina in svariate soluzioni che portano alla generazione di una infinita quantità di opportunità. Dalle esperienze digitali fino all’intelligenza artificiale applicata al marketing e alla vendita. Vedremo in seguito alcuni esempi di queste innumerevoli declinazioni attuate attraverso i famosi touchpoints (punti di contatto), di cui oggi si parla sempre e che sono alla base del customer lifecycle.

Il Phygital Marketing rappresenta quindi la capacità di un Brand di creare una relazione omnicanale con il proprio pubblico, comunicando contenuti ed esperienze, lasciando che sia il consumatore a decidere come, dove e quando definire questa relazione. Tutto nasce dall’esperienza e che cos’è l’esperienza se non la traccia che le sensazioni lasciano nella nostra mente?

In un mercato competitivo, aggressivo e sempre più alla ricerca di conversioni, essere phygital significa “vendere senza vendere”, attirare l’interesse del Cliente fornendo soluzioni a problemi o aiutandolo a raggiungere gli obiettivi, educandolo alla comprensione delle soluzioni e quindi alla scelta del prodotto o del servizio. Il prodotto o servizio non è più l’obiettivo su cui si fonda la strategia della comunicazione ma la naturale conclusione della Customer Journey.

Tra gli esempi più rappresentativi di Phygital Marketing possiamo ricordare AmazonGo gli store americani che per primi hanno concretizzato la possibilità di una customer experience indifferente offline e online, Tesco con il QRcode utilizzabile per acquisti da panel store sui treni, Ikea con il suo catalogo online introdotto nel 2017, i Pop-up store di Whole Foods Kentucky Fried Chicken con il pagamento eseguito con riconoscimento facciale, solo per citarne alcuni.

B2C

Quali sono gli elementi che caratterizzano il Phygital Marketing B2C?

Una strategia di marketing contemporanea non può prescindere dal contesto culturale, dal lifestyle e dalle abitudini dei consumatori che oggi, come un tempo, definiscono le modalità di acquisto, ma soprattutto tende a rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più consapevole e digitalizzato, consolidato o emergente, che rappresenta la migliore opzione per il mercato presente e futuro: i  Millennial (1981-1996) o Gen Y e la Gen Z (1996-2010). Per questo consumatore l’esperienza deve essere:

  1. Immediata: si realizza nell’istante in cui insorge il bisogno.
  2. Immersiva: coinvolge il consumatore e ne realizza la soddisfazione prima ancora dell’acquisto.
  3. Interattiva: fisico e digitale convivono in modalità differenti rendendo la customer experience un viaggio emozionante e sempre unico.

Se da una parte l’esperienza del consumatore si evolve e si trasforma grazie alle continue innovazioni tecnologiche, dall’altra le modalità del phygital marketing per rendere tutto questo possibile si possono riassumere in tre macro aree tipologiche dove online e offline convivono:

  1. Click&Collect: acquisto online e ritiro in negozio (offline).
  2. Try&Buy: (showrooming) acquisto online dopo aver provato nel negozio fisico (offline).
  3. ROPO: acronimo di Research Online Purchase Offline, il contrario del Try&Buy, il consumatore effettua una ricerca online del prodotto desiderato e dopo aver indagato e scelto procede all’acquisto deciso nel negozio fisico.

B2B

Quali sono gli elementi che caratterizzano il Phygital Marketing B2B?

Se il Phygital Marketing sembra ormai integrato nelle abitudini dei consumatori e ha conquistato un ruolo importante nel B2C, oggi la digital transformation rappresenta la più grande opportunità di business nel B2B, come emerge da una recente ricerca eseguita da Forrester Consulting sulle principali 200 aziende europee.

Collaborazione da remoto, necessità di infrastrutture digitali potenti e affidabili, approccio geolocalizzato al mercato, supply chain integrata, digitale e flessibile rappresentano alcuni dei trends consolidati nel mondo business.

Da questa analisi emergono quelli che sono gli elementi fondamentali per il Phygital Marketing B2B:

  1. Semplificare le tecnologie aziendali
  2. Centralizzare la gestione dei file e dei processi in una piattaforma comune
  3. Diffusione delle funzionalità DAM e PIM

Chiariamo alcuni concetti. PIM è l’acronimo di Product Information Management ovvero un sistema in grado di raggruppare e organizzare in maniera coerente le informazioni di prodotto, definire vari livelli di gestione e servirle ai vari canali di distribuzione: sito con catalogo prodotti, e-commerce, applicazioni mobile, stampa.

DAM è l’acronimo di Digital Asset Management ovvero un archivio centralizzato e sicuro per i contenuti digitali: attraverso un sistema DAM si possono archiviare, organizzare e distribuire gli asset digitali aziendali come immagini, documenti pdf, video e altri file.

Le strategie di marketing digitale oggi necessitano di un grande apporto informatico per poter rendere più agevole la gestione di una quantità sempre maggiore di dati. Le stesse strategie utilizzano tools digitali per consentire di migliorare anche le performance offline. Massimizzare il valore dei contenuti digitali e semplificare i processi di gestione sono la nuova frontiera del successo.

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